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Monti e natura

Suggestivi scenari naturali

Le montagne di Rendinara

Natura e paesaggi
da ammirare

Volete godervi la bellezza di un paesaggio incontaminato?

Siete nel posto giusto! Rendinara è caratterizzata da una gamma di paesaggi molto diversi tra loro, questa grande varietà naturale include le vette dei Monti Ernici e altri bellissimi monumenti naturali, tra cui gli altopiani che portano a dominare le vette delle montagne, i terreni e i prati delle campagne, la variopinta vegetazione tipica di questa zona della Marsica e la fuggitiva quanto straordinaria fauna.

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Monte Passeggio

Per molti il Monte Passeggio, con i suoi 2064 metri di altezza, è semplicemente la montagna più alta dei Monti Ernici. Ma in realtà il Monte Passeggio rappresenta anche un luogo di sfide e una delle mete turistiche più conosciute da chi ama la natura e l’Abruzzo.

La montagna segna il confine tra il Lazio e l’Abruzzo e domina i territori comunali di Alatri, San Vincenzo Valle Roveto e Morino. A sud si tocca con il Monte Pizzo Deta, a nord è collegato tramite una cresta (Vad’ ogli’ Brecciuse – vado Breccioso) a monte Ginepro e monte La Lota.

Monte Pizzo Deta

Il Pizzo Deta è la seconda cima più elevata della catena dei monti Ernici. Segna il confine tra le regioni Abruzzo e Lazio, e per gli amanti delle camminate in montagna è un ambiente naturale di sconfinata bellezza, che l’uomo ha finora poco intaccato e che conserva un fascino unico.

Dalla croce si domina il versante abruzzese con un vasto panorama; dall’altro versante si domina Prato di Campoli. Oltre che meta ambita da chi ama il trekking, questa montagna rappresenta uno dei luoghi sacri più suggestivi della Valle Roveto, con la sua Madonnina rivolta verso il Vaticano.

Monte Pratillo

Altra vetta che supera i 2000 metri, il Monte Pratillo è una vetta suggestiva da cui ammirare il panorama mozzafiato di questa parte dell’Appennino a cavallo tra Lazio e Abruzzo. Da qui in cresta con saliscendi e vista panoramica, si possono raggiungere in sequenza le vette di Pizzo Deta, Monte Passeggio, Monte Breccioso, Monte Ginepro e La Lota.

Per chi ama questo tipo di camminate è il paradiso: il sentiero che porta a Monte Pratillo da Rendinara offre innumerevoli possibilità agli escursionisti, dalle bellezze floreali e faunistiche a quelle paesaggistiche.

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Monte Fragara

La Fravara / Monte Fragara è un rilievo dei monti Ernici che supera i 2000 metri d’altezza. Situato nel Lazio (nella provincia di Frosinone, e nel comune di Veroli), dal terrazzo del Monte Fragara si aprono in sequenza i maestosi teatri di Monte Passeggio, Monte Pizzo Deta, Monte Ginepro, Monte La Lota e Monte Pratillo.

Dal punto di vista alpinistico, Monte Fragara è piuttosto interessante: non presenta pareti rocciose, e in inverno le sue pareti non presentano pendenze particolari; d’altro canto, dal punto di vista paesaggistico offre uno dei più bei palcoscenici da cui ammirare i Monti Ernici.

Monte Ginepro

A differenza di altre vette della stessa catena, stranamente la vetta di Monte Ginepro non è segnalata da nient’altro che da un ometto di pietra. Situato in prossimità del ceppo di confine pontificio, è una vetta suggestiva da cui ammirare senza limiti il panorama mozzafiato di questa parte dell’Appennino a cavallo tra Lazio e Abruzzo.

Il Monte Ginepro offre un paesaggio naturalmente ricco di sorprese, di leggende storiche, e forse anche di tanti segreti.

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Monte Cappello

Il Morrone Ciammarucar’ (Monte Cappello) è un rilievo dei monti Ernici, tra il Lazio e l’Abruzzo, tra la provincia di Frosinone e la provincia dell’Aquila, accanto al Monte Lota, offre un incantevole panorama sulla sottostante Rendinara e una vista meravigliosa della Valle Roveto.

Ottimo punto per godersi il meritato riposo, da qui in cresta si può decidere di proseguire il cammino verso La Lota, Monte Ginepro, Prato Rosso e I Tre Frati, oppure virare sul lato opposto, per andare a dominare le vette del maestoso Monte Passeggio e del magnifico Pizzo Deta.

Monte La Lota

Chi si trovi a passare per Rendinara lo vede in lontananza, mentre chi ci abita ed è abituato a vederlo sovrastare il paese lo considera la propria montagna. Dal caratteristico pianoro sormontato dall’inconfondibile croce della Lota si domina il borgo di Rendinara e si ha una vista incomparabile della Valle Roveto. Da qui potete camminare per cresta su ampi prati fino a guadagnare le dolci vette e i faggi che padroneggiano Prato rosso e le cime de I tre frati.

Il nome “Lota” potrebbe derivare dalla parola usata in dialetto per designare una pozzanghera, in quanto su questa vetta solitaria si accumulano in un paio di punti le acquee piovane e quelle derivanti dallo scioglimento delle nevi, creando naturalmente dei bacini a cui gli animali sono soliti abbeverarsi.    

Rendinara e la sua campagna

 

Per immergersi nella natura incontaminata di Rendinara e conoscerne usi, cultura e tradizioni, la campagna è una tappa obbligata. Come ci racconta la gente anziana di Rendinara, in un passato non troppo lontano, i terreni nelle campagne erano pressoché tutti lavorati o dedicati al pascolo. Oggi, abbandonati e incolti, sono invasi dalla natura non soggetta alle regole dell’uomo e offrono all’escursionista paesaggi colmi di verde e di bellezza selvaggia.

I terreni che scrivono il glorioso passato di Rendinara tra agricoltura e pastorizia sono parte di un suggestivo paesaggio, in cui uliveti, vigneti, alberi e rovi di more (Flora), fanno da cornice a casolari abbandonati, fontane e sorgenti.

Flora

A fare da contorno alle antiche distese di ulivo, vigneti e i più comuni alberi da frutto (fichi, meli, peri, ciliegi, mandorli, alberi di noce e nocciola), ma anche una florida vegetazione spontanea, bella da vedere e sempre profumatissima, con erbe aromatiche che spesso trovano ampio spazio anche nella cucina locale.

Alcuni frutti– che in un tempo non lontanissimo erano preziosi perché garantivano un’ottima riserva di cibo e perché in qualche caso crescevano spontaneamente nelle campagne –, oggi sono in via di estinzione, tanto dalla memoria quanto dalle tavole dei rendinaresi. Invece alcune piante spontanee, come l’origano, ma anche la menta, il finocchietto e le more, possono facilmente essere osservate (o assaggiate) durante la vostra escursione nelle campagne di Rendinara. Il finocchio selvatico, in particolare, veniva raccolto già in antico in quanto ingrediente fondamentale delle salsicce di maiale “alla rendinarese”.

Ruderi

I ruderi di casolari, dominati oggi da cespugli e alberi, erano destinati principalmente ad alloggiare gli animali da pascolo e da soma, principalmente: pecore e capre; mucche, asini e muli.

Questi agglomerati di casolari, noti semplicemente come stalle, erano inoltre utilizzate come ripari per custodire gli strumenti adoperati per lavorare i terreni agricoli. Fra tali strumenti, si ricorda tutta l’attrezzatura artigianale per arare con le mucche (tra cui aratri, morze, gioghi, etc.); gli attrezzi manuali usati per lavorare la terra (come ad esempio zappe, vanghe, picconi, etc.); i mezzi impiegati per lavorare il fieno o il grano (principalmente falci, ‘sarrecchie’, e martelline); e infine gli attrezzi utilizzati per la coltura degli uliveti e dei vigneti (come la ‘biscoccia’  per cogliere le olive o i ‘biconzi’ per cogliere l’uva). Le stalle erano spesso accompagnate da casette che i contadini usavano come riparo e per mangiare e cuocere il cibo, per loro stessi e/o per gli animali. Nei periodi di grande lavoro, specie d’estate, vi si restava anche la notte, per non perdere tempo tornando al paese e per sorvegliare il raccolto. Ogni agglomerato di stalle, oltre alla sua casetta, aveva anche la sua aia (“ara”) di cemento o pietra, usata per trebbiare il grano.

Fonti e sorgenti

Il visitatore che passeggia tra le campagne di Rendinara incontrerà lungo il suo cammino molteplici fontane e sorgenti, spesso collocate in zone fresche e ombrose: luoghi incantatati in cui godersi una sosta rigeneratrice, tra il cinguettio degli uccelli e il profumo della natura. L’abbondanza di fontane testimonia la ricchezza di scene di vita popolare del tempo.

La flora e la fauna di Rendinara viste da vicino

 

Il territorio di Rendinara, con il suo ambiente eterogeneo che si estende tra valle, campagna e picchi di montagna,
offre una grande varietà di vegetali, ma anche di specie animali.

Un angolo naturalistico dell’Appennino centrale tutto da esplorare.

Fai un giro nella rigogliosa natura di Rendinara. Scopri quali specie di piante, fiori e animali potresti ammirare durante le tue pesseggiate o escursioni a Rendinara e nel suo territorio.